ATTIVITA’ DI GESTIONE DI DISTRIBUTORI AUTOMATICI 24H
L’apertura di un negozio di distributori automatici aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, sembra che negli ultimi anni si stia presentando come un’attività alquanto redditizia.
Sia se si tratta di distributore automatico di genere alimentare sia se si tratta di un distributore automatico di farmaci o di altro. Tutto questo è legato al fatto che molte persone, soprattutto quelle che vivono in città, hanno poco tempo per dedicarsi agli acquisti nei negozi specializzati.
La vita in città, si sa, è una vita senz’altro più stressante e frenetica: questo ha come conseguenza l’aver meno tempo da dedicare a se stessi.
QUALI SONO I PRIMI PASSI DA FARE?
Il primo step da fare per avviare l’attività di gestione di distributori automatici è innanzitutto saper che tipo di prodotto voler vendere.
Oggi tanti sono i tipi di macchine distributrici automatiche che si possono trovare sul mercato. I prodotti venduti dai principali distributori automatici sono: sigarette, bevande, detersivi alla spina, caffè, snack, gratta e vinci, prodotti di para farmacia, gadget e souvenir.
A tutti questi si aggiungono anche quelli che vendono spremute di frutta fresca soprattutto durante la stagione estiva.
Il secondo step da fare, non meno importante del primo, è decidere se aprirlo in proprio o in franchising.
Dopo questi step si passa, invece, all’iter burocratico, cioè:
1) presentare presso il Comune in cui si sceglie di aprire negozio di distributori automatici la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività);
2) aprire la Partita Iva;
3) fare l’iscrizione all’Inps;
4) specifica licenza rilasciata dall’Asl di riferimento se il distributore automatico eroga snack e bevande;
5) una licenza rilasciata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli se il distributore automatico eroga tabacchi.
Una volta concluse le pratiche burocratiche, bisogna scegliere i fornitori, stipulare relativi contratti e stabilire tempi e modalità di rifornimento dei prodotti.
Per una consulenza in materia è bene rivolgersi ad un buon commercialista, un professionista preparato e capace di aiutare e tutelare l’imprenditore a sbrigare tutte le pratiche burocratiche richieste.
REQUISITI FONDAMENTALI
Gestire l’attività di distributori automatici non richiede particolari abilità o capacità. Prima di parlare dei pochi requisiti richiesti per l’installazione dei distributori automatici, e la conseguente vendita di prodotti, è necessario fareuna premessa sulle due possibili modalità di vendita.
Quest’ultima può essere effettuata, in primo luogo, in un locale adibito in modo esclusivo. In tal caso, l’attività è considerata alla stregua dell’apertura di un nuovo esercizio destinato alla vendita al dettaglio.
Sul mercato sono presenti anche distributori inseriti in attività commerciali già in esercizio. Per poter iniziare ad operare, i gestori sono tenuti a presentare al SUAP la “segnalazione certificata di inizio attività”, prevista dall’articolo 19, Legge 07/05/1990, n.241.
La certificazione permetterà solamente di avviare l’attività di distribuzione degli apparecchi.
La vendita attraverso apparecchi automatici, se esercitata in un locale ad uso esclusivo, dovrà sottostare alle disposizioni che regolano l’apertura di un esercizio di vicinato (art.17 del Decreto Legislativo 31/03/1998, n. 114).
Per quanto concerne i requisiti oggettivi, i locali che accolgono i distributori devono poter offrire una destinazione d’uso compatibile con quanto previsto dal piano urbanistico del Comune di appartenenza.
COSTI E GUADAGNI
Si è stimato che il costo medio è di circa 2.000 Euro: certo molto dipende anche dalle dimensioni dello stesso.
Se si parla dei distributori automatici più piccoli, infatti, i costi vanno dai 700 ai 1.200 euro, salendo fino a 1.800 per i distributori medi e raggiungendo, così, i 3.000 euro per alcuni distributori super accessoriati di grandi dimensioni.
L’apertura di un’attività di gestione di distributori automatici può essere fatta anche da una persona che ha già un lavoro o un’attività di qualsiasi tipo. Essa, in realtà, può essere un’ottima integrazione ai guadagni tradizionali.
L’impegno richiesto al nuovo imprenditore è quello di rifornire il distributore o i distributori e occuparsi della manutenzione, oltre certamente a tenere pulito e in ordine il locale.
Questo nuovo tipo di attività viene, però, spesso pensato e pianificato come un business principale, quindi è consigliabile programmare l’apertura di più negozi in varie zone della città o in città differenti.
Come per ogni tipo di attività anche in questo caso fare una previsione dei futuri guadagni dipende molto da diversi fattori: dal numero di distributori automatici che si vogliono installare nel locale, dal luogo dove si vuole posizionare il negozio automatico, ecc.
A proposito del luogo è bene scegliere comunque un luogo di passaggio, vicino a centri di aggregazione come scuole, uffici, palestre, ospedali, ecc.
Infine si può affermare che i ricavi sono praticamente garantiti se si è in grado di creare un buon giro di clientela.
Si è stimato che il costo medio è di circa 2.000 Euro: certo molto dipende anche dalle dimensioni dello stesso. Se si parla dei distributori automatici più piccoli, infatti, i costi vanno dai 700 ai 1.200 euro, salendo fino a 1.800 per i distributori medi e raggiungendo, così, i 3.000 euro per alcuni distributori super accessoriati di grandi dimensioni.
CONCLUSIONI
I distributori automatici sono diventati, negli anni, fondamentali presso uffici, ospedali, scuole, palestre e tutte le strutture in cui vi è un via vai di gente continua.
Oggi come oggi avere un’attività che si occupa di gestire questi dispositivi sembra , per vari aspetti, cosa molto remunerativa, considerato che il loro funzionamento, la loro erogazione h24 7 giorni su 7 li rende comodi, pratici e a portata di tutti in qualsiasi momento della giornata.